Mio Signore, mi viene posta così spesso la domanda: "Come facciamo a tornare da te quando abbiamo vissuto come tuoi figli prodighi?".

Nostro Signore risponde, "Mio caro figlio, nella parabola che ho insegnato sul figliol prodigo, il mio desiderio più grande era quello di condividere un messaggio sulla misericordia amorevole del Padre mio per i suoi figli e sul fatto che egli è sempre in attesa con le braccia aperte di amore eterno per riceverli.

E sono sempre in attesa di ricevere i peccatori chiamando tutti i miei figli, tutte le anime, alla mia misericordia, per perdonarli e amarli sempre, per concedere loro la mia compassione e la mia gentilezza. E per dire: "Eccomi, figlio mio. Non scappare più via, ma corri da me, corri tra le mie braccia perché io possa redimerti e amarti".

Tanti miei figli vivono nella solitudine, nella paura e nell'isolamento. Perché scelgono di non umiliarsi e di non aprirmi il loro cuore nella preghiera, chiedendomi di aiutarli, chiedendomi di concedere loro la gioia del mio amore, la gioia che ho nell'accoglierli per gioire insieme.

Sì, sono sempre in attesa dei miei figli ed è per questo che invito tutte le anime a riportare il loro cuore a Dio.

Sì, ascolta il mio cuore, figlia mia, e ti ringrazio. Perché sull'esempio del figliol prodigo, io do solo il mio cuore a tutti coloro che desiderano ricevermi".

Mio Signore, perdonami. Perdona me, questo povero e debole peccatore. Perdona il mio orgoglio e ti chiedo di aiutarmi ogni giorno a crescere sempre più vicino a te e a stare nell'abbraccio delle tue braccia e del tuo amore".