"Figlio mio, sii sereno e lascia che il tuo cuore riposi in me nella gloria del mio amore e nella potenza della mia Croce, alla quale sono stato condannato dal mio popolo d'Israele. Sì, figlio mio, sono stato condannato dal mio popolo eletto che non ha avuto il cuore di ricevermi e di accettarmi come suo Signore e Salvatore, gridando: "Crocifiggilo, crocifiggilo".
Non potete immaginare il dolore che ho provato nell'essere rifiutata da coloro che ho amato e amo ancora così tanto. Ma il dolore del mio più grande dolore si è trasformato nella forza della redenzione per la salvezza di tutta l'umanità.
E il dolore del mio rifiuto da parte del mio popolo continua oggi da parte di tutte le anime che mi rifiutano e mi crocifiggono negandomi il loro amore.
Figlio mio, ascolta il mio cuore, perché la condanna che ho sperimentato era per il bene e la vera speranza dei miei figli di essere redenti e vivere in pace. Si conosce la storia del Vangelo, ma tanti non conoscono il mio cuore. Se lo conoscessero, infatti, non continuerebbero a condannarmi e a crocifiggermi oggi con i loro peccati.
Questa è la mia risposta, che nella prima stazione della mia Croce vive oggi, attraverso la condanna che sento, la trasformazione della speranza nel mio dolore per la redenzione di tutta l'umanità. Sono stato rifiutato allora, come vi ho detto nel mio primo messaggio a voi tanti anni fa, e continuo ad essere rifiutato oggi.
Non è cambiato nulla, figlio mio. Per questo bisogna sempre ricordare che anch'io ho bisogno di amore".